Ho appena visto questo un video… la natura,
sfruttando la musica, c’invita ad arrestare il riscaldamento globale… e
possiamo farlo. La melodia è piacevole, ma il macigno è pesante… una grossa
responsabilità per un singolo essere umano. Penso a questo terribile fenomeno e
credo sia qualcosa di enorme! Un problema grandissimo perché io possa
risolverlo, quindi che faccio? In realtà nulla… lascio correre… non saranno di
certo le mie azioni o i miei pensieri a poter cambiare le cose. Magari farai lo
stesso anche tu, dopo aver visto il video e averci pensato un po’ su… pochi
giorni fa riflettevo su quanto siamo piccoli, ma quanto, nonostante le
dimensioni, siamo capaci di grandi cose… beh, quasi 10 anni fa, la mia
insegnante d’italiano delle scuole medie, salutandoci, ci diede un messaggio
che porterò con me per tutta la vita. “Se ognuno di voi ragazzi – disse –
crescerà, cercando di fare sempre il meglio che c’è per sé e per gli altri,
allora tante cose cambieranno… il mondo non sarà più irrecuperabile e il futuro
così spaventoso… se ognuno di voi avrà rispetto degli altri, magari non accadrà
nulla e avrete soltanto vissuto in modo giusto, magari un giorno potreste
incontrare qualcuno che la pensi come voi e allora non sarete più soli in
questa missione estrema… a voi due si aggiungerà qualcun altro e altri ancora.
Portando avanti la vostra idea con determinazione, le cose cambieranno.” Si, ho
un po’ allungato il discorso… il suo era più conciso. Questa cara professoressa
ci ha lasciati qualche anno fa, ma porterò per sempre il suo ricordo con me e
le sarò grato per ciò che mi ha dato, le sarò grato per ogni scelta giusta che
farò, le sarò grato per ogni attimo di esitazione che avrò prima di scegliere
se fare qualcosa per seguire qualcun altro, o per arrivare a qualcosa. Mi piace
sognare, ma credo che i sogni miei preferiti siano proprio quelli che faccio
tenendo gli occhi ben aperti, quelli che ti fanno vedere la realtà così come
dovrebbe essere sempre…
Volendo discutere del video, io non
credo che sia una denuncia così cattiva dell’industrializzazione… sono un
patito di tecnologia in senso lato e non sarei disposto a tornare a vivere
senza tutte le comodità che essa ci garantisce, ma so che la sete economica, la
bramosia del possesso, l’interminabile fame della lupa dantesca che vive dentro
di noi, c’inducono a non vedere che il fine ultimo di ogni nostra azione,
pericolosamente tramutato nel solo sporco, ma necessario, danaro… c’è un punto
d’incontro tra le due cose. Non dobbiamo vivere in funzione dei nostri
guadagni. Non siamo macchine fatte per avere e accumulare, siamo animali dotati
d’istinto, istinto che ci serve per rendere ogni giorno unico, assaporando migliaia
di differenti sensazioni ed emozioni.
I progressi scientifici non devono
servire solo ad aumentare il mercato mondiale: che si creino forme di sviluppo
“intelligenti”, che non si finga soltanto di favorire l’ecosistema mondiale…
piantiamo un albero e cominciamo a meravigliarci! Dalla finestra della mia stanza
vedo i rami degli alberi crescere, li vedo fiorire, vedo le foglie verdi che
ingialliscono e vedi di nuovo i rami, ormai spogli, coperti di candida neve…
passa l’inverno e degli uccelli ci fanno su un nido… non diamo tutto questo per
scontato… in un futuro non troppo lontano, continuando a dormire, potremmo
risvegliarci, un giorno… e avvertire la mancanza di tante cose “scontate”… non voglio liberarmi della natura...
...voglio essere naturalmente libero...
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