lunedì 8 ottobre 2012

Disillusione


Riporto una conversazione che ho avuto una mia amica, oggi su fb...

E:   S, la gioventù di oggi mi spaventa



S:   enri..scusami..ti avevo scritto la risposta..ma questo faccialibro scemo ha cancellato tutto!!!
       io non ho mai capito invece perchè tu abbia una così alta considerazione di me..ma ti ringrazio per la fiducia!!!
comunque..perchè ti spaventa???? guarda che anche tu fai parte di questa gioventù di oggi!!!


E:   lo so... noi siamo il barlume di speranza
       la tenue luce che si mantiene accesa nonostante le tempeste di vento imperversino...
c'è tanto marcio... c'è una crisi dei valori come... boh... ci sarà stato un momento simile a questo nella storia... dopotutto sappiamo che è ciclica e tende a ripetersi, lo diceva già tal Gian Battista Vico, nel lontano 1600...
però... questo periodo mi preoccupa
Rousseau sperava a buona ragione in un ritorno allo stadio naturale dell'uomo...
stiamo diventando di gran lunga peggio degli esseri decelebrati


S:   che ti è successo per scatenarti questa profonda riflessione??? :s

E:   a me nulla
       è da un bel mo che faccio l'antropologo a tempo perso
questi discorsi sono, sfortunatamente, di passaggio quasi quotidiano nella mia mente


S:   sai..anche io ci penso a volte...
      quando sono sola nella mia stanzetta..
no scherzo..è vero comunque...
Si
la cosa che noto di più però è la mancanza di aspettative..diciamo anche di illusioni, di sogni...
siamo un po' tutti disillusi da un po' di tempo a uqesta parte...
è molto triste...



E:   tu lo sei?


S:   un po'..
      diciamo a fasi alterne..
o perlomeno so che avrò una vita durissima durante e dopo gli studi...
tu no?
nemmeno un pochino?



E:   io sono disillusissimo, se mi concedi questo superlativo inesistente
       Le uniche cose nelle quali credo, sono la mente umana e i sentimenti.
Il nostro buon governo sta provvedendo a mutilare questi due arti dell'essere civile, con valori morali
il futuro mi spaventa
mi spaventa la consapevolezza di essere così piccolo e impotente davanti a tutto ciò
tanti, rapiti da falsi idoli, finiscono per modellare i loro pensieri, sulla base del desiderio comune... desiderio imposto da chi ha il controllo monetario
vedo popoli e nazioni che si ribellano per cambiamenti minimi, ma rilevanti... noi continuiamo ad affondare, ma son pochi quelli che hanno la forza di combattere e, di solito, almeno, vengono fermati prima che la loro voce possa diventare una minaccia
paradossalmente il periodo dittatoriale era migliore di questo attuale.
Ora sottostiamo ad una dittatura mediatica, ci fingiamo liberi e c'illudono di essere liberi, ma la verità è che siamo liberi di agire, liberi di scegliere, ma soltanto tra le opzioni che ci danno loro...
non sono un disilluso solamente perché parto sconfitto: so che non arriverò dove vorrei, so che il mondo non è pronto ad accogliere tanta grandezza, tanta luce, tanto bene! Io vado per la mia strada senza aspettarmi riconoscimenti... questa cosa è tristissima... ma continuo per la mia strada... l'arte, i valori umani e i sentimenti mi spingono a vivere seguendo una mia etica.
spero di non scendere mai a compromessi... tanto non ci sarebbe mai nulla da guadagnare


S:   allora in linea di massiama sono d'accordo..ma qui non si sta parlando dell'etica delle persone..
      o almeno io non ne stavo parlando..
la tua riflessione è corretta comunque...
la perdita di valori si associa ad un perido di profonda crisi
anche a livello lavorativo
educativo...
e fai bene a conservare la tua linea di condotta..
l'unica cosa che non credo è che non ci sia più niente da guadagnare..ineffetti
la tua
soddisfazione come persona...
ne gioverebbe sapendo he i tuoi sforzi sono stati ripagati..
no?
è tutto collegato...
il punto su cui divergo è che noi siamo disillusi proprio perchè ci sentiamo piccoli e impotenti..non l'inverso!

E:   prendendomi come singolo, si... considerando il relativamente breve passaggio mio su questa terra,
       si! Ma... in che modo, il mio appagamento, può giovare all'umanità? Come può svegliare i cervelli assopiti?

S:   se considerassimo solo il piano individuale ti darei ragione...


E:   forse i miei sono pensieri inutili perché non riuscirò a fare nulla, ma... se nessuno ci pensa, se
      nessuno ci prova... cesseremo mai di sprofondare?


S:   purtroppo la situazione è troppo radicata..
      ma è proprio questo il punto...
più gente ci pensa più si ha coscienza della portata del problema...
uno di più che fa luce sul problema!!!


E:   la luce fioca darà speranza agli uomini?
       speriamo bene

S:   per questo paradossalmente
      conta anche l'appagamento del singolo mettiamo a livello lavorativo.


E:   uhm... vero
      un melange difficile...
come una ricetta i cui ingredienti devono essere dosati al punto giusto...
una persona deve riuscire a convivere con la disillusione fino a raggiungere un determinato "livello", o punto, come vogliamo. E, arrivata li, deve mantenere l'umiltà e l'umanità per non dimenticare chi era prima di passare attraverso il fuoco e poter illuminare chi rantola nel buio.

(e aggiungo: GRAZIE per aver condiviso anche oggi con me la tua autenticità!)

martedì 2 ottobre 2012

l'utilità di aprire gli occhi? Spiegatemela e aiutatemi a crederci!

mi sento inutile... nel mondo succedono cose incredibili... io sto aprendo gli occhi solo ora, ma già ho paura... l'incoscienza ci tutela finché non soccombiamo per cause "assurde e inaspettate". Aprendo gli occhi si vedono le cause... siamo un popolo affetto da cancro... possiamo scoprire o meno la nostra malattia, ma poi? Che succederà? Dubito alquanto che si tratti di una forma benigna...

venerdì 28 settembre 2012

Spunti-ni notturni



Sono reduce da una bella corsa! Sono le 3.45 del mattino e io ho percorso, per la prima volta, 11.3 km ininterrottamente.


Lungo la strada interessanti e spunti di riflessione: gli sguardi di disprezzo dei "fighi" che bevevano birra a Ponte Milvio, o che stavano li, con le loro ragazze, ormai interiormente abituate a trascorrere un venerdì notte così, senza il brivido di un'avventura, senza la speranza per una sorpresa. Dall'altra parte, dove le luci illuminano meno e il buio cresce, due prostitute, distanti meno di un km l'una dall'altra, sono state molto sorprese di vedere un giovane correre da quelle parti. chi sa se sono contente di ciò che fanno, quali sono i motivi che le spingono a questo infausto mestiere e quanto, nonostante la quantità di uomini con cui vadano, si sentano sole... forse la prossima volta proverò a parlare con una di loro... o magari con tutte e due... mi fanno tenerezza...

e tu dormi, mondo solare... le meraviglie che la notte regala, non sai nemmeno come siano fatte!

mercoledì 12 settembre 2012

Fragilità


Se avete intenzione di guardare questo telefilm, non guardate il video. Guardatelo prima per intero, dalla prima serie... l'ho condiviso perché è stato "Chuck" a farmi scrivere questa cosa.



Vivo. In questi momenti vivo.
Vivo una vita che non vorrei.
Vivo di brividi che non sono miei.
Un sogno comune di felicità,
trovare nel mondo la propria metà.
Vivere di sorrisi, spiegatemi come si fa.
C'è sempre una cosa che non va.
Sono a Roma, culla di arte e poesia,
vorrei sprofondare tra le sue braccia, ma... malinconia.
La solitudine è il peggior male del mondo,
è uno dei più diffusi.
A curarlo ci vuole un attimo,
a stare peggio ancora meno.
L'invidia e la rabbia verso tanti singoli "io"
che hanno paura di diventare "noi"-
Siamo sopraffatti dalla forza dei sentimenti
e lo capiamo solo una volta sfumati.
E allora "non ti ho mai amato".
allora "non ti voglio più",
allora "non può durare tra noi"...
Fragilità, il tuo nome è uomo.
L'orgoglio è la più timida e infantile delle risposte.
È ciò che non ci fa esternare ciò che proviamo,
è ciò che ci ferma a metà frase...
non cerco il coraggio di un guerriero,
ma la forza di colui che ama,
la forza di colui che ha paura di dire le cose per intero,
ma rischia e lo fa:
"Non può durare tra noi... se continuo a nascondermi",
"Non ti voglio più... ti desidero in ognuno dei miei giorni",
"Non ti ho mai amato... quanto ti amo oggi e so che domani ti amerò ancora di più"



Enrico G.
04/09/12      h 04.46

lunedì 28 maggio 2012

Un breve viaggio, fatto di metafore

Il rumore di una porta che si chiude
trascina a singhiozzi silenziose vibrazioni,
facendole sbattere ad ogni nuova piega.
Colori sovrapposti sconvolgono in modo casuale
l'ordine prestabilito. Interessate, piccole inquadrature
si aprono su qualcosa di molto più grande.
Gli imprevisti ingredienti di questa ricetta sempre nuova
si avvicinano e si addensano. Caos.
Una sirena chiama e gli uccelli escono, su due zampe,
dalla gabbia di plastica verde.

sabato 19 maggio 2012

innamoramento



Sogno la paralisi della storia del mondo,

accarezzo ciò che provo e sento che è reale.

L'alba e il tramonto saranno per me sinonimi,

saranno inizi consecutivi, senza alcuna interruzione,

berremo il nettare di ogni giorno e saremo sempre più ubriachi d'amore.

giovedì 17 maggio 2012

Flusso di coscienza: realizzazione della condizione in cui vivo

La vita non è sempre rosa e fiori... ho pensato di condividere con voi un pensiero che ho scritto quasi 3 mesi fa e che devo riprendere: le paure, le insicurezze... ci sono! Fanno parte di me e non devo ignorarle... voglio conoscerle per affrontarle... non è facile... ma ci voglio provare...

a voi la lettura:


L’oblio… essere sospesi… sospesi dove? In uno spazio buio, ma non spaventoso. Siamo li e poco importa tenere gli occhi aperti o chiusi. Mentre il fiato si spezza, sentiamo un duro colpo di vuoto inferto al nostro petto… Vorremmo rifugiarci in un pianto, ma, purtroppo, ancora non riusciamo ad ascoltarci e continuiamo a vivere imponendoci di sapere cos’è che vogliamo. L’abitudine è rassicurante, i desideri precari e portatori di sofferenze. Tante scuse, tante giustificazioni per le nostre scelte, inevitabilmente sbagliate. Siamo pronti a condannare i nostri errori commessi dagli altri. Ci sforziamo. La paura di ferire gli altri è forte, talmente forte da inibire il nostro volere. E ci adattiamo, cerchiamo altri punti di vista. Pensiamo che non sia poi così male ciò che proviamo, ma una parte di noi sa che non è abbastanza: non è mai abbastanza! “Il sale scende dagli occhi”, splendida canzone. Che cos’ho che non va? Che fine ha fatto l’entusiasmo che mi appartiene? Non basta sapere di avere degli amici. Ho bisogno di crearmi un microcosmo, all’interno di questa grande avventura. Non ho punti fissi. Non c’è un faro che mi dia riferimento, anzi, sono io che dovrei darmi forza, ma ogni volta si accende una tenue luce, ogni volta in un punto diverso. Io, fiducioso e insicuro le seguo tutte, ma si spengono così velocemente che la testa comincia a girare, come un vortice inarrestabile che ha preso tante lucciole giganti. Lo sguardo si leva verso l’alto, ma la confusione ha la meglio e, mentre le luci vanno sempre più in alto, ci sentiamo sprofondare e, ancora una volta, ci lasciamo sopraffare, inermi, dai dubbi e dalle paure.
È la condizione dell’essere umano non superficiale che, non a caso, si definisce profondo.
Non ci sono maestri di vita che non vivano questa continua e lacerante esperienza. Le dottrine e le filosofie di vita sono tutti escamotages per alienarsi da sé e vivere, felici e contenti, passeggiando sulle nuvole. Eppure c’è ancora  qualcosa che mi sfugge: le persone non affrontano la vita allo stesso modo. Conosco persone profonde e intelligenti che sembrano aver superato questa insicurezza: come hanno fatto? Si sono semplicemente rassegnati? Hanno trovato vita nel vortice dell’incertezza? Dov’è che nasce il piacere di vivere così? Abbiamo tutti bisogno di coccole e osservare i bambini non ci aiuta ad essere più credibili: c’insegna ad essere più veri. I bambini vivono ogni cosa con un’esasperata intensità, ma non avvertono le responsabilità e le conseguenze di ciò che fanno. Io queste cose le avverto e so che mi sentirei in colpa se le ignorassi, quindi: cosa fare?

 Enrico 22.02.12